venerdì 5 giugno 2009

Una giornata a Bari


Il due giugno c'è stato un corteo storico a Bari e noi eravamo là con i pennuti.


Cani randagi, immondizia per le strade (ma non mi pare proprio tanto diversa dalla nostra, inutile fare finta che "al nord" vada tutto bene!), macchine che sfrecciavano ignorando la segnaletica, bambini soli per le strade a giocare...e tanto altro ancora.


Però...c'è un però...a me è rimasto in testa altro: la pizzeria dove abbiamo mangiato, io col cagnoccio e Alessandro con il gufo; la gente che voleva avvicinarsi agli animali, anche se con modalità da brivido, ma era davvero interessata e affascinata; pochi cani di razza e tanti meticcioni al guinzaglio della gente; il rifugio di Valenzano, che sembra più una pensione a 5 stelle e con un via vai di volontari più unico che raro; Clyde, il cane sordo morsicatore che verrà a far parte della nostra famiglia; due gattini ciechi di un mese e mezzo, che ho portato a mia mamma sennò non si sapeva dove piazzarli e che hanno miagolato per tutto il viaggio; la responsabile del rifugio, sempre cordiale, pratica, ferma senza perdere un briciolo di sentimenti e umanità; i progetti e le infinite idee che stiamo cercando di portare avanti per far conoscere il rifugio e finanziarlo, ampliarlo, crescere; i grillai che volavano sulle nostre teste; una casa fatiscente diventata un piccolo parco naturale con di tutto-di più che ci vive dentro; le palme, gli ulivi, gli edifici tra lo spagnolo e l'orientaleggiante, la terra rossa da ogni parte.


Una città viva, in cui sembra si possa far di tutto e ci sia tutto da fare, invece di andarsene al nord...