giovedì 20 novembre 2008

L'mp3 di Angelo Vaira, croce e delizia


Allora, come ormai mezza Italia sa, c'è stata tutta una discussione infinita sull'mp3 messo online da Angelo Vaira, Thinkdog.

Io mi riferivo in un post ai clienti che vanno nei campi a risolvere un problema col cane e si trovano davanti "fureghini" che un giorno hanno il collare a strozzo e dominano il cane e il giorno dopo hanno in mano il clicker e parlano di comprensione. E che condiscono tutto quanto da un'abile conoscenza del marketing, delle tecniche di vendita e di convincimento e delle belle parole.

Marketing che conosco (e uso) pure io, visto che non si critica il vendere, ma cosa si vende.

Però...però ho nominato tra i metodi anche gli mp3, e visto che non condividevo il contenuto dell'mp3 di Vaira, si è passati dal non condividere al demonizzare.

Uhm, c'è un passettino.

E in tutto questo casino, non si è accennato a due piccole cose: i cani e i metodi.

Scusate, ma tutti noi che siamo intervenuti siamo educatori cinofili o "canari" in genere, perchè ci è passato di testa?

Perchè abbiamo messo tutti noi, io in cima, davanti le persone e il difendersi a spada tratta invece di confrontarci?

Chi volesse ascoltare l'mp3 lo trova sul blog http://laviadeglianimali.blogspot.com

E chi vuole parlarne: delle metodologie, di cosa trova positivo o negativo, degli effetti sul cane, delle annotazioni varie ed eventuali, di idee per migliorare, cambiare, fare e disfare, può parlarne con noi. Ma senza polemica.

20 commenti:

Il Nido di Faramir ha detto...

Inizio io coi commenti: a me è piaciuta l'idea dell'mp3, ma trovo troppo macchinoso il metterlo online dietro e-mail etc etc e penso ci dovrebbe essere una clausola che garantisca che la mail non verrà usata per spam vario. Per ora è rimasto in questa cerchia, ma se io fossi una che non sa chi è questa persona non mi fiderei a mandare la mia mail così a casaccio.

Io non faccio la ricerca olfattva con le crocche per questi motivi: il cane impara a tirare su cibo da terra; se poi devo lavorarci in ricerca olfattiva e l'ho costantemente "allenato" a cercare il cibo poi faccio molta fatica a stccarlo dal target-cibo; se ho più di un cane lo mando in competizione; per il cane io in quel momento non ci sono.

Io la penso così, senza creare un target che magari è più facile spiegarlo con un video che non a parole: creo una pista, una crocca ogni 10cm se il cane non è abituato.

Lo chiamo, bravo: quindi la chiamata è a sè stante, la ricerca non è un premio per essere venuto ma è una delle fantastiche cose che facciamo assieme dopo che sei venuto. Così evito che il cane si cristallizzi e aspetti sempre un premio ogni volta che lo chiamo.

Anche essere messo al guinzaglio e fare una passeggiatona è un premio, non una punizione come si pensava un po' di tempo fa.

Poi, indico al cagnoccino l'inizo della pista e gli dico un cerca. Io sono al guinzaglio con lui, ogni tanto lo chiamo e gli indico una crocca: stiamo cercando assieme, io lo sto aiutando e io CI SONO. Alla fine ho messo un jackpot, che può essere anche un gioco, un extra di crocche, qualsiasi cosa sia gradita.

Anonimo ha detto...

Ovviamente, il premio più grande è essere riusciti a fare qualcosa assieme!!!!
Francy

Il Nido di Faramir ha detto...

Aggiungerei il tipo di premio: solo crocchette, pezzetti di pane, mai cibo succulento.

E valutare il cane: in un cane molto emotivo o molto interessato al cibo userei un premio basso e molto distanziato spazialmente, in modo che abbia tempo di usare le testa e meno la bocca. Senza contare che a volte manda giù tutto intero, poi risputa, rimastica, si stozza...

Non lavorare con il cane digiuno ma dopo un pasto leggero o dopo un paio di ore dall'aver mangiato.

Anonimo ha detto...

Ho sfruttato il portatile per sentire l'mp3..incriminato!
Non trovo così "male" giocare con la pallina, se non è l'unica attvità che si fa col cane.
In questo caso trovo insopportabile la ripetizione e la banalità più che il resto.
Io di solito magari gioco tanto con la pallina con Sissi ma poi le faccio qualche giochino "calmante", così ho la capra e i cavloli
Francesca

Anonimo ha detto...

Sai cosa penso del lavoro col cibo, per me che porto il cane in agility è significato avere il cane con la testa sul premio. E in fondo non è importante che sia cibo o gioco: il cane non sta su di te. E poi dicono perchè i border si "perdono" e "partono", mica solo perchè sono troppo veloci.
Una volta -te lo ricordi?- mi hanno detto che il cane coccolato dopo una ghìara era stato punito perchè in quel momento non lo gradiva e dava segnali calmanti. Certo, voleva la pallina o il cibo! Andiamo alle cause, non alla manifestazione finale!!!! ;-)
Io credo che nelle prime fasi, soprattutto, del lavoro col cane, il cibo non vada usato in nessun modo. Meglio nei giorni di pioggia passeggiatina e gioco in casa, anche un kong o un osso da rosicchiare.
Per me.
Beppe

Anonimo ha detto...

dopo una ghiara...ovviamente intendevo gara...
Beppe

Anonimo ha detto...

dopo una ghiara...ovviamente intendevo gara...
Beppe

Anonimo ha detto...

Io mi rendo conto invece di come sia importante la stanchezza fisica per un cane.
Ti ricordi quel filmato in cui si parlava sullo stress da appartamento e sui problemi epato-renali (ho scritto bene??)e ancora di più dei problemi comportamentali?
Sfogare le energie è davvero importante, specie visti i cani che prendiamo ormai che non sono più da compagnia ma da guardia, da caccia...
Poi in un giorno di pioggia tutto è lecito, ma non pensiamo che sia male lo stancare fisicamente.
Nicky

Il Nido di Faramir ha detto...

Mah, sai che a me piace molto il "lavoro di naso", ma se piove ininterrottamente come le settimane scorse, è difficile "appagare" un cane solo con quello, senza contare che si stanca, stufa e che produce comunque stress che poi dovrà essere smaltito.

Penso che abbia ragione Francesca, la giusta via di mezzo. Posso iniziare e finire con una blanda attività mentale (anche cercare la pallina, poi tirarla e chiudere con una ricerca o con anche un po' di banalissimi seduto-piede)senza però evitare l'attività fisica.

Poi, se ho "il posto giusto", posso far finire la pallina in mezzo all'erba alta, in una pozza, in un cespuglio...più ricerca olfattiva e soluzione di problemi di così!!!

Il Nido di Faramir ha detto...

Ah, calcoliamo anche che spesso il cane non vuole uscire con la pioggia perchè noi siamo terribilmente noiosi quando piove!!!

Meggy detesta l'acqua, ma se vede che ho in mano un riportello, è già giù in giardino anche se fosse il giorno del Giudizio.

Anonimo ha detto...

Ho acoltatao già prima l'mp3che mi avevi girato, ed è un po' parlarsi addosso visto che nessuno dei suoi difensori si fa avanti.

Comunque concordo pure io, non trovo troppo positivo nè il gettare le crocchette per aria così, nè il parlare "male" del lancio della pallina.

Oltretutto i termini di neuologia lasciamoli a chi fa il neurologo, rischiamo di dire una sciocchezza.
Ivan

Paola ha detto...

Quando si parla di ricerca io ci sono...sempre...è il mio mondo! Nel tipo di ricerca che faccio io non ci sono piste di crocche o di qualsiasi altro alimento, la pista è umana e il premio finale sono...io! Oppure un'altra persona e io accompagno il cane, in libertà o al guinzaglio, verso il ritrovamento del suo jackpot finale. Jackpot finale che può essere anche una pallina con cui lui ama giocare, il suo pupazzetto preferito, il riportello e così via...oppure una scarica di super coccole che lo gratificano acora di più. Comunque concordo con l'evitare di mettere il cibo per terra per segnare una pista, non la trovo un'abitudine istruttiva per il cane.Il cibo non è l'unico modo con il quale possiamo indurre il nostro cane a lavorare e non è l'unico modo con il quale lo possiamo premiare: se conosciamo bene il nostro amico peloso non avremo difficoltà a trovare il modo più consono per fare tutto. Per quanto riguarda l'mp3, sia in caso di pioggia che in caso di sole, io credo che la cosa migliore sia proporre ai nostri amici una varietà di giochi sempre diversi, per stimolare la loro attenzione e la loro intelligenza...poi ognuno deve valutare sempre con chi ha a che fare e valutare fino a dove è giusto spingersi. La parola d'ordine deve sempre essere e comunque: DIVERTIMENTO!

Il Nido di Faramir ha detto...

Concordo, a lungo andare tutto stufa!

Penso anche che non si debba partire con una fissa, tipo "col mio cane non farò mai ricerca", "non farò mai agility" e quindi impostare la nostra relazione con lui in maniera un po'lassista (per quanto riguarda i metodi) perchè "tanto il mio sarà un cane NORMALE".
Le ultime parole famose!!!

In un bel libro c'era scritto: "Il campo da golf non tiene il punteggio; non sente nè rabbia nè frustrazione, invece ama assaporare il tuo divertimento ed esserene partecipe: lui vuole solo che tu ti diverta".
Credo vada benissimo anche per i cani...o animali in genere.

Anonimo ha detto...

Sara cara, vedi com'era semplice separare la farina dal loglio?

Chi ha qualcosa da dire sui cani lo sta dicendo; chi ha qualcosa da dire sui metodi lo sta dicendo.

Chi sa cosa c'è di positivo e negativo perchè ne ha l'esperienza, sa cosa fare e cosa no.
Chi deve ancora imparare, imparerà "sulla sua pelle", esattamente come hai fatto tu per tutti questi meravigliosi anni.

Perchè si usa il clicker? Perchè non si manipola più il cane per farlo sedere?
Perchè ti resta la lezione che tu hai imparato e a cui sei arrivato con la tua testa e con i tuoi errori, non quella che ti hanno insegnato dall'alto: è così per tutte le cose.

Lo hai visto mille volte che con gli animali basta un attimo e tutto cambia; basta sbagliare una stupidissima cosa e ti trovi la guerra in casa.
Lo avresti detto prima? Penso di no.
Igor

Paola ha detto...

Concordo con Igor sul fatto che tra tanta teoria quello che poi alla fine resta è quello che mettiamo in pratica, quello che sperimentiamo sul campo con i nostri cani. Sbagliando si impara e credo che tutti, chi prima e chi dopo, abbiamo commesso errori nell'approcciarci ai cani...e un metodo non sempre è migliore di un altro...io credo che in ogni metodo ci sia del buono e del giusto, bisogna solo scremare e trovare quello che in un certo momento e in una certa situazione può esserci utile...magari addolcendolo un pò...

Il Nido di Faramir ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Il Nido di Faramir ha detto...

Ah, tra gli errori includi anche le scarpe bagnate sulle scale???

Il Nido di Faramir ha detto...

Mah, penso che si debba sempre essere analitici e di mentalità aperta, quindi prendere ogni cosa nuova come benvenuta e vedere se poi fa al caso nostro.

Certo che poi con gli anni il naso si affina, nostro e dei cani, e se hai fatto errori in passato, eviti le cose che sai che porteranno su uan certa strada.

Non so se mai nessuno di voi ha messo in pratica, da neofita, quello che i libri dicevano: io sì! Un disastro!

Per Nura il seduto-bravo-premio erano tutt'uno, d'altra parte nessuno mi aveva detto che dovevano esserci delle pause...

E vediamo come mi pubblica sto commento, dopo l'altro smangicato...

Anonimo ha detto...

A me pare davvero corretto essere molto precisi quando lavoriamo con un animale -di qualsiasi tipo- perchè penso tutti noi abbiamo visto cosa succede a fare mezzo errore o a lasciar passare una stupidaggine.
E' un po' come lasciare che un bambino rubi le caramelle senza pensare al messaggio che gli stiamo dando.
Io vengo dalla disciplina di attacco e difesa, e devo dire che mi piaceva molto la caparbia, la precisione e l'allenarsi di continuo. E sono metodi che hanno alla base niente di "psicologia" del cane, ma solo reattività e lavoro fisico. Quindi penso a maggior ragione che se andiamno a lavorare su livelli emotivi, sull'olfatto o su cose così delicate, dobbiamo davvero aguzzare la vista e valutare tutto, tutto, tutto.
Ivan

Il Nido di Faramir ha detto...

Direi; soprattutto penso si debba essere molto chiari, quindi se calumo un kong al cane, gli dico "prendi", ma non considero scontato che prenda il kong e non prenda il pezzo di pizza che trova per strada (gnam gnam).

Quindi chiarezza innanzitutto. Sennò più si va avanti più gli si fa solo che confusione in testa...e poi ci "lamentiamo" che non ci si riesce a fare alcunchè!

Penso che il cane pensi lo stesso di noi in queste situazioni.